e delle riforme (sec. XIX) |
MARASTONI JÓZSEF
(Venezia 1834 – Vienna 1895)
Vescovi ungheresi al Concilio Vaticano I 1870 litografia su carta cm 43x64 Esztergom, Museo Cristiano, Inv.n.: Gr. 4019 Fra i ritratti dei vescovi si vede in alto pap Pio IX che convocò il Concilio. Sotto è scritto: "Galleria di ritratti dei Vescovi ungheresi, operanti sotto la giurisdizione della Sacra Corona Ungherese invitati al Santo Concilio Universale in Vaticano, per l'8 dicembre dell'anno 1869, a Roma". Figlio del pittore veneziano Giacomo, József Marastoni fu acquafortista, litografo e ritrattista, lavorando anche a Budapest e a Vienna.
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MUNKÁCSY MIHÁLY
(Munkács=Mukatchevo in Ucraina 1844 - Enderich 1900) Cristo davanti a Pilato 1881-1882
Nel luglio del 1880 Munkácsy
per via epistolare comunicava a sua moglie che stava lavorando al quadro
di Cristo davanti a Pilato. L'ispirazione gli venne dall'opera di Ernest
Renan, apparsa nel 1863, che delinea Cristo Redentore come un uomo sofferente
che con il suo sacrificio libera dai peccati l'Umanitá. Lo stesso
Munkácsy espresse la propria concezione di Cristo: «Non ho
mai provato a dipingere un essere divino, perché quello che è
divino l’uomo non è in grado di raffigurarlo. Io ho voluto raffigurare
Dio apparso in veste umana.». Dato che l'artista non riuscì
a rispettare la data di consegna prescritta dal Salone di Parigi, il quadro
venne presentato nella primavera del 1881 nel palazzo del commerciante
di oggetti d'arte Sedelmeyer. Entro ottobre il quadro veniva ammirato da
tremila visitatori. La pittura, nella primavera del 1882 fu presentata
in varie città europee, così anche a Vienna e Budapest. E’
probabile che sia in correlazione con ciò il fatto che alcuni dei
30 bozzetti e delle cinque composizioni, nonché studi venissero
fatti nel 1882 dopo la presentazione del definitivo quadro di grandi dimensioni.
Lo studio che qui presentiamo è anche uno studio compositivo; sia
per quel che riguarda la sua struttura sia per quanto concerne i suoi particolari
è un quadro che solleva problemi umani, in primo luogo dal punto
di vista dei conflitti morali. La figura di Cristo viene simboleggiata
dall'uomo che si assume gravi pesi in nome della verità, mentre
Pilato è l'indeciso ed influenzabile rappresentante del potere.
La morale viene espressa nella caratterizzazione dei due protagonisti e
della folla la cui evidenza viene messa in maggior risalto dal contrasto
tra il rosso, marrone, blu, che rappresentano le sfumatura più scure,
e i colori bianchi che in varie parti dell'opera risaltano in modo molto
marcato.
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ZITTERBARTH KÁROLY
(gioielliere attivo a Pest nella seconda metà del sec. XIX) su disegno
di RAUSCHER LAJOS (Stoccarda 1845 – Zebegény 1914)
Pastorale 1886
Il Cardinale, János
Simor, Principe Primate festeggiò nel 1886 i1 suo giubileo sacerdotale.
I fedeli di Budapest, per rendergli omaggio, gli donarono questo pastorale
di stile a metà strada fra il neogotico e il neorinascimento.
La mandorla raggiata, posta nella curva del riccio, contiene una scultura
della Madonna. Sul nodo si vedono i ritratti a mezzo busto di altri santi
ungheresi: Ladislao, Elisabetta, Emerico e Margherita.
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e tentativi di rinnovamento (sec. XX.) |
LÜHNSDORF
KÁROLY (Budapest 1893 – ivi 1958)
Ritratto del Cardinale József Mindszenty, Primate d’Ungheria 1947 disegno a matita su carta cm 41x31 Esztergom, Museo Cristiano Il disegno raffigura il Cardinale con realismo naturale. Lühnsdorf anche con questa sua opera ha dato prova della sua sviluppata cultura di disegno, della sua particolare abilità tecnica. Oltre alle esigenze formali dell’attuazione mette in rilievo anche i forti tratti di carattere dell’energico prelato. |
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e Rinascimento |
(1526 - sec. XVII) |
(sec. XVII-XVIII) |
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