(1526 - sec. XVII)
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INCISORE TEDESCO
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I turchi devastano la tomba di San Paolo Eremita sec. XVII Incisione in rame cm 11,6x6,5 Budapest, Museo Nazionale Ungherese, Pinacoteca Storica, inv.n.:69/1951. Gr. Inedito In basso: Sepulchrum S. Pauli devastatur a Turcis / et Reliquiae incinerantur./ Das Grabmal des H. Pauli wird von dem Türcken / zerstöhret und dessen Heiligthum verbrant./ 23. / Le spoglie mortali di San
Paolo Eremita vennero portate a Buda nel 1381, quando il re Luigi d’Angiò
il Grande, in seguito alla pace fatta con la Repubblica di Venezia,
richiese la reliquia per l'Ungheria. Egli la fece collocare nella cappella
del castello di Buda; in seguito, da qui, venne portata nel Monastero dei
Paolini a Budaszentlõrinc. Il culto di queste reliquie durò
fino alla fine del sec. XVIII. Il messale dell'unico Ordine religioso fondato
in Ungheria venne pubblicato a Basilea nel 1490; fu fatta una copia
nel 1537 su commissione di Padre György Martinusio, custodita nella
Biblioteca Széchényi di Budapest. Nel 1511 venne pubblicata
a Venezia una biografia di San Paolo Eremita, ma illustrata solo da alcune
incisioni in legno di semplice composizione ed attuazione. Attualmente
si trova nella collezione della Biblioteca Szabó Ervin di Budapest.
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INCISORE TEDESCO
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Re Mattia riporta una vittoria sui turchi per intercessione di San Paolo Eremita sec. XVII Incisione in rame cm 11,6x6,5 Budapest, Museo Nazionale Ungherese, Pinacoteca Storica, inv.n.: 68/1951. Gr. Inedito. In basso: Mathias Corvinus
Hungariae Rex ope S Pauli / Turcas profligat. / Mathias König im Hungarn
sieget über die Türcken / durch beystand des H. Pauli. / 18.
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RUDOLF HOFFMANN (attivo
tra il 1840 ed il 1850)
Martino Lutero Metà del sec. XIX Litografia cm 50x36,5 Firmato in basso a destra: Rud Hoffmann Budapest, Museo Nazionale Ungherese, Pinacoteca Storica, inv. n.: 58.1394. Il titolo è: LUTHER.
Mit Vorbehalt aller Rechte Vervielfältigung / Druck-Verlag u. Eigenthum
v. PATERNO Cie. Wien.
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LENHARDT
SÁMUEL (Poprád notizie dal 1817 - Pest 1840 ?)
Giovanni Calvino Verso il 1840 Incisione in rame cm 46x32 Budapest Museo Nazionale Ungherese, Pinacoteca Storica, inv.n.: 6277 Questa incisione raffigura
Calvino quasi come una icona nel tempio della Virtù che scaturisce
dalla sua dottrina. Infatti ampi passi dei suoi testi e citazioni dalla
Bibbia ricoprono tutte le parti del tempio che è sormontato da un
grande timpano contenente l’occhio e il triangolo, simboli di Dio Uno e
Trino. In tal modo la complessità delle citazioni rende di esasperante
intellettualità l’immagine, quasi un simbolico labirinto del sapere
teologico di Calvino.
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PITTORE SERBO
Icona dei SS. Cosma e Damiano Sec. XVI Olio su legno cm 26x20,5 Esztergom, Museo Cristiano, Inv.n.: 56.582. Questa icona, anticamente
posta in una chiesa vicino Belgrado, è passata dalla collezione
Ramboux di Colonia alla collezione del Vescovo di Nagyvárad, Arnold
Ipolyi (1823-1886), entrando nel Museo Cristiano di Esztergom nel 1920.
L’icona viene qui assegnata ad un artista serbo, tuttavia secondo una comunicazione
verbale del professor Pandurszky, l’autore è un pittore russo.
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HOEFNAGEL, JACOB
(Anversa? 1575 - Monaco 1630 ca.) Il castello di Buda 1617 acquaforte cm 32x48 Esztergom, Museo Cristiano, Inv.n.: Gr. 4681. Veduta del castello di Buda sotto i Turchi. L'iscrizione secondo cui l'incisione venne realizzata da Georg Hoefnagel é errata, poiché egli morì nel 1600. Forse si tratta di una realizzazione di suo figlio, Jacob. |
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e Rinascimento |
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(sec. XVII-XVIII) |
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